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Quando è l'ultima volta che ha parlato con il presidente?
Qualche settimana fa.
Parlando dell'economia: teme un ritorno dell'inflazione?
La preoccupazione di un ritorno dell'inflazione ce l'ho sempre. Penso sia una minaccia imminente? No. Con così tanta disoccupazione e l'economia mondiale così moscia non direi. Ma mi preoccupa sentire la gente dire che è meglio un po' di inflazione di molta disoccupazione. Neppure io voglio la disoccupazione, ma non bisogna sottovalutare il rischio dell'inflazione. Abbiamo un deficit gigantesco e la Federal Reserve ha messo in campo una quantità enorme di liquidità. Per ora possiamo assorbirla, ma potrebbe essere un problema quando l'economia americana e quella mondiale ricominceranno a crescere.
Alcuni pensano che l'inflazione sia l'unica soluzione al debito crescente?
Lo so. Ma io non sono tra questi.
Che pensa del deficit del budget federale?
E' senza precedenti. Ma per il momento non penso sia un problema. E' stato di aiuto nel moderare la caduta dell'economia, anche se uscirne sarà dura.
Nel lungo termine, il deficit è una minaccia?
Se non gli si farà fronte potrebbe alimentare l'inflazione, ridurre la vitalità dell'economia e creare problemi con il ruolo del dollaro nel mondo. Ma l'obbiettivo è di riportarlo sotto controllo.
Che pensa del ruolo del governo nell'industria automobilistica e nella Gm in particolare? C'è chi dice che il governo non dovrebbe entrare in una casa automobilistica.
Lo penso anch'io. E spero che il governo ne possa uscire il più rapidamente possibile. Detto questo, io stesso ho partecipato al salvataggio della Chrysler negli anni '70. Fu più semplice di questo, e finì bene. Il governo assunse dei rischi, ma recuperò i suoi soldi e la Chrysler si riprese. Almeno per alcuni anni. Il che ha creato un precedente negativo. Perché il governo non dovrebbe produrre automobili.
Sta dicendo che l'amministrazione non avrebbe dovuto intervenire per salvare Gm dalla bancarotta?
No. Date le circostanze esistenti...
... lei avrebbe dato la sua benedizione?
Sì. Viste le condizioni, l'assistenza del governo non era inappropriata.
Alcuni pensano che se non si fosse lasciata fallire la Lehman l'intensità della crisi successiva non sarebbe stata la stessa.
Non si può sapere. Se la Lehman fosse stata salvata sono sicuro che il mercato avrebbe cominciato a speculare contro Morgan Stanley o Goldman Sachs e penso che si sarebbero comunque avute ripercussioni. Se sarebbero state altrettanto gravi e improvvise non si può dire. Forse no. Forse sarebbe stato un processo meno violento.
Quindi non pensa sia stato un errore?
Penso che ci sarebbero state difficoltà anche se la si fosse salvata.
C'è un famoso detto del capo gabinetto di Obama, Rahm Emanuel: "non si devono mai sprecare le opportunità offerte da una crisi".. L'ex Segretario del Tesoro Nicholas Brady ha dichiarato che l'amministrazione Obama ha però sprecato l'opportunità di ridisegnare il sistema di regolamentazione finanziaria. Che ne pensa?
Non è finita, anche se c'è effettivamente il rischio che non si producano le riforme e le regole augurabili. E' troppo presto per dare un giudizio, ma mi preoccupo, quello sì, perchè penso che un sacco di gente a Wall Street farà presto a tornare alle vecchie abitudini e dire: il passato è passato, è ora di far ricominciare la musica. Sono preoccupato, ma la partita non è chiusa.
La reazione di Wall Street alle riforme volute dal presidente Franklin Delano Roosevelt fu violenta. Le riforme di Barack Obama non hanno invece provocato forti reazioni, il che ha portato alcuni a ritenere che non siano sufficientemente radicali o efficaci.
Nonostante la mia bella età, non sono così vecchio da ricordare la reazione alle riforme di Rooselvelt! Scherzi a parte, penso che rispetto ad allora la gente fosse più preparata e si aspettasse molto e perciò, quando il Tesoro ha annunciato le sue proposte, non c'è stata sorpresa. Comunque, ripeto, mi preoccupa il fatto che lo sforzo di riforma non venga portato avanti fino in fondo.
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